Sono tra gli ortaggi estivi che più mi
piacciono e questa è la loro stagione. Parlo della papaccella napoletana (papaccella riccia), che è diventata anche
un presidio Slow Food nel 2004.
E' una varietà di peperone, dalla pezzatura piccola, variamente colorata di giallo sole, di verde e di rosso intenso o vinato, tipicamente coltivata nelle zone del napoletano e del vesuviano. Queste in foto sono papaccelle biologiche che coltiva mia zia Anna nel suo terreno a Napoli.
E' una varietà di peperone, dalla pezzatura piccola, variamente colorata di giallo sole, di verde e di rosso intenso o vinato, tipicamente coltivata nelle zone del napoletano e del vesuviano. Queste in foto sono papaccelle biologiche che coltiva mia zia Anna nel suo terreno a Napoli.
A me piacciono cucinate in ogni maniera: a minestrina, in padella, stufate con olive e capperi, nella cianfotta, con la pasta oppure crude nelle insalate, quando si trovano fresche, in estate.
Nella stagione invernale, quando si trovano solo sott’aceto, sono utilizzate nell’insalata di rinforzo a Natale o soffritte come contorno della carne di maiale nei mesi più freddi (e lì ci sta bene anche qualche papaccella piccante o forte).
Questa versione della papaccella ‘mbuttunata (imbottita), è quella che più preferisco ed è anche una ricetta vegetariana, detta anche "alla puverella".
Riporto la ricetta senza dosi; ci si regolerà secondo gusto personale.
Riporto la ricetta senza dosi; ci si regolerà secondo gusto personale.
Ingredienti:
- Papaccelle napoletane ricce
- Mollica di pane cafone raffermo (dal palatone di S. Sebastiano al Vesuvio)
- Olio extravergine d’oliva
- Capperi sotto sale
- Olive nere di Gaeta
- Olive bianche
- Prezzemolo, qualche fogliolina
- Spicchio d’aglio
- Dadini di caciocavallo semistagionato affumicato (cd. provoletta) e bebè di Sorrento
- pane grattugiato
- sle fino
Procedimento:
si lavano le
papaccelle e se ne taglia la calotta superiore; si svuotano con cura e si
mettono a colare rovesciate.
In una ciotola con dell'acqua immergere la mollica del pane
cafone raffermo per farla ammorbidire; quindi, strizzarla e farla saltare in padella con un goccio d'olio evo. Poi, amalgamare la mollica a tutti gli altri ingredienti
(olive nere snocciolate e tagliate a pezzetti, capperi sciacquati dal sale, dadini
di caciocavallo o bebè di Sorrento, scamorzina affumicata o provola, prezzemolo tritato, un po’ d’olio evo, un pizzico di sale).
Con questa farcia si imbottiscono le papaccelle, che si andranno a sistemare in una teglia
da forno nella quale si sarà già versato un filo d'olio evo e messo uno spicchio d’aglio.
Completata la teglia, le papaccelle si cospargono sulla sommità, con il pane grattugiato, si completano con foglioline di prezzemolo tritato e si irrorano con un filo d’olio extravergine d’oliva.
Completata la teglia, le papaccelle si cospargono sulla sommità, con il pane grattugiato, si completano con foglioline di prezzemolo tritato e si irrorano con un filo d’olio extravergine d’oliva.
Ho capito, vado ad indagare se trovo le pappacelle. Mi hai messo voglia. :)
RispondiEliminaSennò fammi un fischio ;)
EliminaE la voglia rimane, ma oggi me la tolgo con i puparuoli vulgaris. :)
EliminaMaria sai che non le ho mai mangiate?
RispondiEliminaantonia
Cara Anonima, se ti registri nei followers, te le preparo io
EliminaPer i non napoletani che mai le hanno viste sarebbero una varieta' di peperoni? Sai quale?
RispondiEliminaGiusto Dony, scusa. Vado ad integrare
Eliminanon le ho viste neanche io...solo sentito parlare, purtroppo!!! le tue hanno un aspetto molto invitante!:)
RispondiEliminale ho trovate e adesso le preparo,grazie.
RispondiEliminaantonia
Grazie per questa ricetta tradizionale!
RispondiEliminaD'inverno le uso come hai detto tu:
con la carne di maiale in padella e nell'insalata di rinforzo.
Quest'utilizzo invece mi mancava,
grazie ancora per avermelo fatto conoscere e...
provvedo subito a colmare la lacuna!