Passa ai contenuti principali

Migliaccio dolce napoletano per Carnevale

Il migliaccio dolce, è un antico dolce della tradizione napoletana, tipico del periodo del carnevale, ma buono in tutte le stagioni. 
In questo altro post troverete notizie sulle sue origini ed il suo significato.


Questa è la ricetta "base" di famiglia: 
Ingredienti
  • 180 g di semolino di grano duro 
  • 750 g di latte aromatizzato con una bacca di vaniglia
  • un pizzico di sale
cuocere questi ingredienti fino all'ebollizione ed ancora per 3-4 minuti, mescolando di continuo con una frusta metallica. Quando il composto sarà diventato tiepido, sempre mescolando, aggiungere:
  • 300 g zucchero
  • 60 g burro
Appena il composto sarà arrivato a temperatura ambiente, aggiungere:
  • 5 uova
  • 500 grammi di ricotta di pecora (detta romana) 
e mescolare con la frusta elettrica per amalgamare tutto;

infine aggiungere:
  • 100 g tra cedro e scorzette d’agrumi canditi, tagliati a piccoli cubetti
  • una fialetta di acqua di millefiori
  • la buccia grattugiata di mezza arancia, un po' di buccia di marandarino e quella di mezzo limone non trattati
  • ½ tazzina di rhum per pasticceria
Versare il composto in una teglia da 26 cm di diametro o anche 25 cm se piace un po' più alto, teglia già foderata con carta forno. Riempire le teglie fin quasi al bordo.
Infornare per un'oretta circa, in forno già alla temperatura di 170° C.
Cospargere la superficie con zucchero al velo.

Questo dolce l'ho preparato per  "Mangiare Matera" con il loro semolino di grano duro da grano var. Senatore Cappelli.

Commenti

  1. Ciao, ti ho scoperta grazie alla tua collega blogger Patty!
    Da buona napoletana, come te, non posso non apprezzare il titolo del tuo blog, e questa ricetta che, nemmeno a farlo apposta, mi ha accolta al mio primo passaggio qui!
    Adoro il migliaccio e sono anche d'accordo sul fatto che è un dolce delizioso tutto l'anno, ma come l'hai servito tu, in maniera così raffinata e originale, non me lo sarei mai immaginato! Complimenti!

    RispondiElimina
  2. Ciao Maria...direi che è un dolce morbido.....me lo confermi? Così lo faccio pure per il ristorante.....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Confermo Stefania, morbido e profumato. Tipico del Carnevale

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Sciroppo di limone, arancia o mandarino

Nei mesi freddi c'è abbondanza di agrumi in giardino ed io le penso tutte per conservarli. In piena estate, ad esempio, scarseggiano i limoni, oltre ovviamente, le arance, i mandarini, i pompelmi. E allora, mi è venuta in mente quella santa donna di zia Carmela , quella della marmellata o confettura al microonde  quella che in piena estate ci prepara delle l imonate da manuale, dissetanti, con quel suo sciroppo  che diluisce nell'acqua minerale frizzante freddissima e serve con qualche cubetto di ghiaccio.  Mi sono subito adoperata (mi scuso per le bottigliette non proprio da food blogger) ed ecco la ricetta,  per chi se ne serve (cit.) : spremere il succo dell'agrume prescelto, ad esempio il limone; filtrarlo, pesarlo ed aggiungervi lo stesso peso, in zucchero semolato. Scaldare il liquido su fiamma moderata, facendo sciogliere lo zucchero, mescolando di tanto in tanto, senza protrarre troppo l'ebollizione.  Una volta raffreddato, travasarlo in b

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori

Zeppole di San Giuseppe al forno

Queste sono le zeppole di San Giuseppe al forno , che si preparano da tradizione napoletana, il 19  marzo, San Giuseppe , giorno in cui si festeggiano sia i Giuseppe che i papà. Zeppola al forno Zeppole di San Giuseppe al forno : Per la pasta bignè: ½ litro d’acqua ½ cucchiaino di sale 2 cucchiaini di zucchero 180 grammi di burro  300 grammi di farina 00 (non debole) 7-8 uova grandi Procedimento: 1)       mettere al fuoco un recipiente con l’acqua, il burro a pezzetti, lo zucchero, il sale e portare al bollore; 2)       quando il liquido bolle, gettare d’un colpo la farina e cominciare subito a mescolare con una spatola di legno, rimestando energicamente fino a che la farina sia ben incorporata; 3)       fare asciugare velocemente l’impasto ( panade ) a fuoco basso fino a sentire degli sfrigolii e ricavarne una palla; 4)       togliere dal fuoco, lasciare intiepidire ed aggiungere le uova, due per volta, fino a completo