Passa ai contenuti principali

Timballo pasquale

Per il pranzo di Pasqua, ma anche per la gita di Pasquetta o un pranzo all'aperto, ho voluto preparare una bella pasta al forno. Come formato di pasta di semola di grano duro ho scelto di usare gli anelletti, poi una farcitura abbondante e come condimento, un sugo rosso di pomodoro.


Per due timballi in teglie svasate ed alte (tipo budino) da 20 cm di diametro massimo, occorrono.


ingredienti:
  • 600 g di pasta di grano duro, anelletti;
  • sugo di pomodoro al basilico: preparare il sugo con un litro e mezzo di ottima passata di pomodoro ed olio extra vergine d'oliva, cotti per un'oretta a fiamma bassa, con l'aggiunta di basilico fresco solo a fine cottura oppure per un piatto più robusto, un bel ragù;
  • polpettine: 400 grammi di macinato magro di vitello e di maiale; la mollica di un paio di fette di pane raffermo, messe a bagno nel latte e strizzate bene, un paio d'uova, sale, pepe, abbondante parmigiano e pecorino romano grattugiati; si impastano tutti gli ingredienti e si formano pazientemente, delle polpettine piccole piccole, della grandezza massima di una nocciolina, che si andranno a friggere in olio evo;
  • pisellini: si scalda un fondo d'olio extra vergine d'oliva in cui si è aggiunta della cipollina affettata, che dovrà appassire a fuoco lento; si uniscono poi, circa 400 g di pisellini sgranati, si sala e si porta a cottura, sfumando con un po’ di vino bianco a fine cottura;
  • latticini: 200 g di fior di latte e 300 g di provola di Agerola, a cubetti;
  • pane grattugiato, parmigiano reggiano, pecorino romano, q.b.

Preparazione:
dopo aver preparato le polpettine, cotto il sugo di pomodoro o il ragù, i pisellini, si cuoce la pasta al dente e si condisce appena col sugo di pomodoro.
A questo punto si passa alla composizione dei timballi:
si imburrano le teglie e si spolverano uniformemente con del buon pane grattugiato, facendolo aderire alla superficie interna dello stampo;
si sistema sul fondo dello stampo, un primo strato di pasta, si aggiungono una parte delle polpettine, dei latticini, dei pisellini, si cosparge coi formaggi grattugiati ed un mestolo di sugo e si continua in questo modo, fino all'ultimo strato che si terminerà con sugo e formaggi grattugiati.
Si inforna a 170° C per circa 40 minuti, ovvero fino a quando la superficie del Timballo pasquale non diventi dorata.
Per sformarlo, si attenderanno almeno una ventina di minuti e poi, lo si capovolgerà su un piatto da portata, adatto al forno. Condire le porzioni, le fette, con il sugo caldo.


Commenti

Post popolari in questo blog

Sciroppo di limone, arancia o mandarino

Nei mesi freddi c'è abbondanza di agrumi in giardino ed io le penso tutte per conservarli. In piena estate, ad esempio, scarseggiano i limoni, oltre ovviamente, le arance, i mandarini, i pompelmi. E allora, mi è venuta in mente quella santa donna di zia Carmela , quella della marmellata o confettura al microonde  quella che in piena estate ci prepara delle l imonate da manuale, dissetanti, con quel suo sciroppo  che diluisce nell'acqua minerale frizzante freddissima e serve con qualche cubetto di ghiaccio.  Mi sono subito adoperata (mi scuso per le bottigliette non proprio da food blogger) ed ecco la ricetta,  per chi se ne serve (cit.) : spremere il succo dell'agrume prescelto, ad esempio il limone; filtrarlo, pesarlo ed aggiungervi lo stesso peso, in zucchero semolato. Scaldare il liquido su fiamma moderata, facendo sciogliere lo zucchero, mescolando di tanto in tanto, senza protrarre troppo l'ebollizione.  Una volta raffreddato, travasarlo in b

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori

Zeppole di San Giuseppe al forno

Queste sono le zeppole di San Giuseppe al forno , che si preparano da tradizione napoletana, il 19  marzo, San Giuseppe , giorno in cui si festeggiano sia i Giuseppe che i papà. Zeppola al forno Zeppole di San Giuseppe al forno : Per la pasta bignè: ½ litro d’acqua ½ cucchiaino di sale 2 cucchiaini di zucchero 180 grammi di burro  300 grammi di farina 00 (non debole) 7-8 uova grandi Procedimento: 1)       mettere al fuoco un recipiente con l’acqua, il burro a pezzetti, lo zucchero, il sale e portare al bollore; 2)       quando il liquido bolle, gettare d’un colpo la farina e cominciare subito a mescolare con una spatola di legno, rimestando energicamente fino a che la farina sia ben incorporata; 3)       fare asciugare velocemente l’impasto ( panade ) a fuoco basso fino a sentire degli sfrigolii e ricavarne una palla; 4)       togliere dal fuoco, lasciare intiepidire ed aggiungere le uova, due per volta, fino a completo