Passa ai contenuti principali

Torta upside down o rovesciata all’ananas

E’ una torta semplice e fresca, la torta rovesciata all'ananas, che solo per spirito di modernità ho chiamato "Torta upside down all'ananas".
La ricetta è vintage, ovvero, ce la ritroviamo in famiglia, fin da quando, negli anni ’80, il computer in casa era solo l’Olivetti M-24, quello di mio padre ed ignoravamo cosa fosse la rete internet, di là da venire.

Ingredienti:
  • n° 1 scatola di ananas sciroppato
  • n° 1 vasetto da 125 g di yogurt all’ananas
  • n° 1 misurino (quello dello yogurt) di olio di semi di arachidi o mais
  • n° 4 misurini (dello yogurt) di farina
  • n° 1,5 misurini (dello yogurt) di zucchero di canna o bianco
  • n° 1 bustina di lievito per dolci
  • n° 4 uova grandi
  • un pizzico di sale
  • 240 g zucchero di canna o bianco per il caramello
Preparazione:
la prima operazione da fare è la preparazione di un caramello biondo, direttamente nella teglia da forno in rame stagnato, con i 240 grammi di zucchero, senza mescolare. Il caramello si può anche preparare a parte, per poi trasferirlo nella teglia da forno.
Da qualche tempo, giusto per innovazione, per la preparazione del caramello uso il metodo dello Ziopiero.
Una volta preparato il caramello, lo si lascia intiepidire, per poi sistemarvi sopra le fette di ananas scolate dal loro succo. Si lascia raffreddare tutto completamente.
Con le fruste elettriche o la planetaria, si mescolano nell’ordine: uova e zucchero, il pizzico di sale, si aggiunge lo yogurt, l’olio, la farina, qualche cucchiaio di sciroppo dell’ananas ed infine il lievito.
Si versa nella teglia (diam. 24/25 cm) sopra l’ananas nel caramello e si inforna a 160° C, con il forno già a temperatura, per circa 40 minuti.
Fatta intiepidire, la torta si ribalta su un piatto da portata.
Quando sarà arrivata a temperatura ambiente, la si bagna con lo sciroppo dell’ananas e la si sistema  in frigo, perché questa torta, migliora se servita fredda.

Commenti

  1. Sono molto affezionata a questa torta, è stato uno dei miei primi esperimenti culinari...anni luce fa! :-D

    RispondiElimina
  2. La preparo in maniera un po' diversa, ma rimane uno dei miei dolci preferiti.

    RispondiElimina
  3. E' stata forse la prima torta per molte di noi,ma rimane sempre buona.
    antonia

    RispondiElimina
  4. E' il dolce che mia madre prepara più di frequente :))
    L'aspetto è davvero invitante.

    RispondiElimina
  5. Temo di essere fuori dal coro...
    la conosco ma non l'ho mai preparata.
    Mi piacerebbe rimediare preparando la tua versione.
    Due domande:
    Per metodo di zioPiero intendi quello senza acqua?
    E poi, la bagna dopo la cottura.Verso il succo sopra l'ananas caramellato? Più o meno in che quantità? Mica tutto?
    Grazie per la pazienza!

    RispondiElimina
  6. Il metodo dal blog dello Ziopiero (si dovrebbe aprire un link con filmato allegato)è preparae un caramello senz'acqua e senza mescolare.
    Dopo aver sformato la torta capovolgendola, si bagna con il succo che rimane nella scatola dell'ananas sciroppato. A me serve sempre tutto.
    Grazie a te per l'attenzione

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Sciroppo di limone, arancia o mandarino

Nei mesi freddi c'è abbondanza di agrumi in giardino ed io le penso tutte per conservarli. In piena estate, ad esempio, scarseggiano i limoni, oltre ovviamente, le arance, i mandarini, i pompelmi. E allora, mi è venuta in mente quella santa donna di zia Carmela , quella della marmellata o confettura al microonde  quella che in piena estate ci prepara delle l imonate da manuale, dissetanti, con quel suo sciroppo  che diluisce nell'acqua minerale frizzante freddissima e serve con qualche cubetto di ghiaccio.  Mi sono subito adoperata (mi scuso per le bottigliette non proprio da food blogger) ed ecco la ricetta,  per chi se ne serve (cit.) : spremere il succo dell'agrume prescelto, ad esempio il limone; filtrarlo, pesarlo ed aggiungervi lo stesso peso, in zucchero semolato. Scaldare il liquido su fiamma moderata, facendo sciogliere lo zucchero, mescolando di tanto in tanto, senza protrarre troppo l'ebollizione.  Una volta raffreddato, travasarlo in b

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori

Zeppole di San Giuseppe al forno

Queste sono le zeppole di San Giuseppe al forno , che si preparano da tradizione napoletana, il 19  marzo, San Giuseppe , giorno in cui si festeggiano sia i Giuseppe che i papà. Zeppola al forno Zeppole di San Giuseppe al forno : Per la pasta bignè: ½ litro d’acqua ½ cucchiaino di sale 2 cucchiaini di zucchero 180 grammi di burro  300 grammi di farina 00 (non debole) 7-8 uova grandi Procedimento: 1)       mettere al fuoco un recipiente con l’acqua, il burro a pezzetti, lo zucchero, il sale e portare al bollore; 2)       quando il liquido bolle, gettare d’un colpo la farina e cominciare subito a mescolare con una spatola di legno, rimestando energicamente fino a che la farina sia ben incorporata; 3)       fare asciugare velocemente l’impasto ( panade ) a fuoco basso fino a sentire degli sfrigolii e ricavarne una palla; 4)       togliere dal fuoco, lasciare intiepidire ed aggiungere le uova, due per volta, fino a completo