Uno dei dolci tradizionali del Natale a Napoli, è rappresentato dagli Struffoli, dolce antichissimo originariamente e tipicamente napoletano,
nato tra la fine del XVI secolo
e l'inizio del XVII, nelle
cucine di monasteri femminili napoletani.
La ricetta di
famiglia, mi è stata tramandata da nonna Elisabetta, napoletana. Per l'impasto, recita così:
"Per ogni uovo occorrono 100 grammi di farina, 20 grammi di burro, un pizzico di sale, la buccia grattugiata di un limone ed un po’ d’anice".
"Per ogni uovo occorrono 100 grammi di farina, 20 grammi di burro, un pizzico di sale, la buccia grattugiata di un limone ed un po’ d’anice".
- n. 3 uova grandi
- 300 grammi di farina 00
- 60 grammi di burro
- un pizzico di sale
- la buccia grattugiata di un piccolo limone bio
- mezza tazzina d’anice
- 350 grammi di miele d'acacia o millefiori
- tre cucchiai di zucchero
- la buccia grattugiata di un’arancia e di un mandarino (bio)
- confettini colorati e frutta candita
Procedimento:
si impastano bene tutti gli
ingredienti cercando di non aggiungere altra farina oltre quella segnata e si lascia riposare l'impasto per un'oretta, coperto.
Dopodichè, si staccano dei pezzi dall'impasto, grossi all'incirca come un’arancia e con questi si formano dei bastoncelli,
sottili quanto il dito mignolo, che si andranno a tagliare a pezzettini, poggiandoli mano a mano, su una superficie appena infarinata.
Quindi, questi pezzettini di impasto si andranno a friggere, pochi per volta, in una padella profonda, con olio di arachidi, fino a doratura, girandoli spesso con una
schiumarola. Gli struffoli si gonfieranno in cottura.
Finita la frittura, in una casseruola larga, si fanno sciogliere in 350 grammi di miele, tre cucchiai di
zucchero unendo le bucce grattugiate di un’arancia e di un mandarino per aromatizzare; si porta al
bollore e fuori dal fuoco, si versano nella casseruola tutti gli struffoli,
mescolando in modo che questi vadano a ricoprirsi interamente dal composto di miele; questa operazione deve durare
pochi minuti.
Ora gli struffoli si possono
sistemare nel piatto da portata, sistemandoli, se si vuole, a forma
di “corona”, ovvero appoggiando al centro del
piatto di portata, un bicchiere e sistemandoci tutto intorno gli struffoli tiepidi di miele.
Quando saranno completamente raffreddati, sfilare delicatamente il bicchiere. Decorare, infine, con minuscoli confettini
colorati (diavulilli), con qualche confettino bianco (cannellino dal sapore di cannella) e
con frutta candita (scorzetta d’arancia, cedro, ciliegine, cocozzata).
Qui troverete altre proposte interessantissime.
In abbinamento agli struffoli, Luciano Pignataro consiglia:
“L'Eleusi
di Villa Matilde, Falanghina passita, è certamente una buona soluzione per uno
dei dolci più amati dai napoletani durante le feste natalizie. Rinfrescante e
strutturata”.