Tre giorni belli, ricchi e intensi è durata la maratona gastronomica “Le
Strade della Mozzarella”, durante i quali la Mozzarella di bufala Dop è stata declinata
in molteplici varianti. Ma perlopiù plasmata, manipolata, frullata, appiattita, abbattuta. Anche il suo
liquido di governo, acqua di filatura, nonché il suo siero, hanno tenuto la
scena, con e senza sifoni.
C’è stato uno chef molto stellato che ha raccontato durante i
laboratori, di averla strizzata, usandone solo il siero per conferire una
nota acida al suo piatto. E che fine farà l'amata mozzarella, ancorché strizzata? Questo
l’interrogativo inevaso che passava nella mia volta cranica molto poco
stellata.
Analogo discorso è valso per il pomodoro: è tanto in voga l'acqua tratta
laboriosamente dalla stessa solanacea; appena tollerata la polpa, anch'essa lavorata, ma rigorosamente scevra da semini e pellicine.
Ora, ma come mai io col mio background terricolo - tradizionalista, ho avuto la fortuna e l’onore di trovarmi lì, a Le Trabe, Tenuta Capodifiume di Paestum, durante Le Strade della Mozzarella? Per una semplice interpretazione di un tradizionale piatto napoletano, la mozzarella in carrozza, che ho pensato di preparare con i tagliolini di pasta fresca Leonessa, da cui la pasta in carrozza, farcita con Mozzarella di bufala Dop, presa tal quale ed accompagnata da pomodorini interi e basilico in foglie, il tutto indorato e fritto (e chest’è direbbe con un sospiro, il poeta Giggino di Bellavista).
Ora, ma come mai io col mio background terricolo - tradizionalista, ho avuto la fortuna e l’onore di trovarmi lì, a Le Trabe, Tenuta Capodifiume di Paestum, durante Le Strade della Mozzarella? Per una semplice interpretazione di un tradizionale piatto napoletano, la mozzarella in carrozza, che ho pensato di preparare con i tagliolini di pasta fresca Leonessa, da cui la pasta in carrozza, farcita con Mozzarella di bufala Dop, presa tal quale ed accompagnata da pomodorini interi e basilico in foglie, il tutto indorato e fritto (e chest’è direbbe con un sospiro, il poeta Giggino di Bellavista).
apprezzati i fuori programma a cura del Pastificio Leonessa, spesso accompagnati e descritti dalle parole di Oscar Leonessa.
P |
La
In calendario, tra gli incontri che ho seguito, molto istruttivo è stato quello con il Dr. Antonio Lucisano, Direttore
del Consorzio della Mozzarella di Bufala Dop, sul nuovo packaging per
il trasporto della mozzarella, che andrà a sostituire quello in polistirolo, meno
facile da smaltire.
Tra i tanti ospiti de LSDM, ho ritrovato con piacere Giovanni Schiuma, il simpatico e comunicativo Direttore del Consorzio di Tutela del Pane di Matera I.G.P. e Manuel Lombardi del Conciato Romano:
Ho assaggiato l'ottimo il gelato preparato col latte di bufala e limone candito, il panettone
d’estate, il cocktail nocillito con nocillo “I Curti” di Sant’Anastasia e
chinotto bio, la pesca di Leonforte, le piantine commestibili. Di seguito l'esposizione molto ben frequentata da chi di erbe ne capisce davvero:
Una menzione particolare ai ragazzi della Lady Caffè (Parma), che a noi napoletane hanno dato lezioni e spiegato cose interessantissime sul caffè arabica.
Tra i tanti ospiti de LSDM, ho ritrovato con piacere Giovanni Schiuma, il simpatico e comunicativo Direttore del Consorzio di Tutela del Pane di Matera I.G.P. e Manuel Lombardi del Conciato Romano:
Il pane di Matera |
Manuel col suo Conciato Romano |
Una menzione particolare ai ragazzi della Lady Caffè (Parma), che a noi napoletane hanno dato lezioni e spiegato cose interessantissime sul caffè arabica.
E passo ai laboratori.
Di Chef ne ho ascoltati tanti, su tutti Massimo Bottura che ho scoperto anche grande comunicatore, mentre tra i piatti che ho assaggiato in queste indimenticabili tre giornate, ho trovato di assoluto rilievo:
Di Chef ne ho ascoltati tanti, su tutti Massimo Bottura che ho scoperto anche grande comunicatore, mentre tra i piatti che ho assaggiato in queste indimenticabili tre giornate, ho trovato di assoluto rilievo:
tutto Pier Giorgio Parini dell’Osteria del Povero Diavolo di Torriana (ma qui ero preparata).
L'antipasto, la "mozzarella doppio latte", che viene lasciata in infusione in un latte di mandorle dolci ed amare, fatto con il liquido di governo della mozzarella
Il raviolo, omaggio alla sua Romagna, ripieno di mozzarella, condito con burro al sambuco, contornato dai suoi profumati fiorellini bianchi
La "Campania felix", il mangia e bevi di Pasquale Torrente: mozzarella, biscotto di grano o fresella, cipollotto fresco nocerino, colatura e alici di Cetara accompagnati da " 'o Sang' e' Maria", un Bloody Mary con pomodoro e colatura cetarese
e la sua mozzarella in carrozza, una sfera liquida all’interno su salsa di pomodori pachino
Di Ilario Vinciguerra, il filetto di baccalà massaggiato nell’acqua di latte della mozzarella affumicata e riso soffiato
L’organizzazione partenopea, dalla precisione svizzera, a cura di Albert
Sapere e Barbara Guerra, non ha lasciato spazi a sbavature.
Un grazie
particolare a Mena responsabile dell'accesso del pubblico ai laboratori.
ellissime giornate e bellissima compagnia.
RispondiEliminauh la pasta e patate quanto era buona!
RispondiEliminaComplimenti per il bellissimo post!!!!
RispondiEliminaGrazie Paola!
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