Passa ai contenuti principali

Eclair di semola di grano duro con chantilly salata


Nell'ambito del progetto "Mangiare Matera", cui sono stata invitata a partecipare, è stato indetto il concorso per la promozione, valorizzazione e diffusione delle eccellenze lucane, prodotti quali il pane, la semola e la pasta di semola di grano duro della varietà "senatore Cappelli".
Il blog Scatti Golosi,  sta curando questo nuovo concorso Mangiare Matera.
http://mangiarematera.wordpress.com/
Questa è la mia prima ricetta fuori concorso, l'eclair con chantilly salata, di pasta choux o bignè, un lampo di genio perchè preparata con sola semola rimacinata di grano duro "senatore Cappelli", dalla qualità incomparabile, superiore, ambrata, la migliore secondo me.

  
Per la pasta choux di semola di grano duro
  • 250 grammi d’acqua
  • un pizzico di sale
  • un pizzico di zucchero
  • 100 grammi di burro
  • 140 grammi di semola rimacinata di grano duro senatore Cappelli
  • 4 uova 
Procedimento 
  1. mettere al fuoco un recipiente con l’acqua, il burro a pezzetti, il pizzico lo zucchero, il sale e portare al bollore;
  2. appena il liquido bolle, gettare d’un colpo la semola e cominciare subito a mescolare con una spatola di legno, rimestando energicamente fino a che la semola sia ben incorporata;
  3. fare asciugare velocemente l’impasto a fuoco basso, fino a sentire degli sfrigolii e ricavarne una palla;
  4. togliere dal fuoco, lasciare intiepidire, poi aggiungere le uova una alla volta, aspettando ad aggiungere la seguente, fino a completo assorbimento della precedente; questa operazione si può fare anche con la foglia della planetaria;
  5. quando la pasta ha legato ed è diventata liscia, metterla nella tasca da pasticceria con bocchetta a stella e preparare gli choux formando come dei bastoncini di una decina di centimetri, su una teglia ricoperta con carta forno, distanziandoli bene;
  6. infornare a 160° C in forno ventilato, già a temperatura, per una trentina di minuti circa.
 Per la Chantilly salata
  • 200 grammi di latte
  • 50 grammi di panna
  • 15 grammi di amido di mais
  • 1 pizzico di sale
  • 30 grammi di burro
  • 50 grammi di formaggio grattugiato tipo Sbrinz
  • n. 1 foglio di gelatina
  • 200 grammi di panna montata (non zuccherata)
Procedimento 


Far scaldare il latte.

Miscelare l’amido con il sale, unire alla panna fredda e non appena il latte bolle, versarvi il composto. Cuocere fino quando addensa.

Poi, aggiungere fuori dal fuoco ma a caldo, il burro ed il formaggio grattugiato mescolando fino ad ottenere una crema liscia.

Far raffreddare e a freddo, incorporare la panna montata nella quale si era fatto sciogliere il foglio di gelatina, anche sostituito dall’agar agar.

Tagliare i bignè orizzontalmente e farcirli con la chantilly fredda, aiutandosi con il sac a poche.
Per la decorazione, si possono realizzare delle cialdine facendo sciogliere il formaggio grattugiato in formine di silicone, al microonde, per pochi secondi.

Commenti

  1. devo confessare che i bignè salati non mi hanno mai fatto impazzire, ma, non so se per la bellezza dei tuoi eclairs o perché la pasta choux con la semola mi dà l'idea di sposarsi meglio col salato, mi hai messo una voglia incredibile di assaggiarli!!

    RispondiElimina
  2. Qui ci escono buffet raffinatissimi.
    Anzi no, da leccarsi i gomiti....in barba alla finezza!!:)))

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Sciroppo di limone, arancia o mandarino

Nei mesi freddi c'è abbondanza di agrumi in giardino ed io le penso tutte per conservarli. In piena estate, ad esempio, scarseggiano i limoni, oltre ovviamente, le arance, i mandarini, i pompelmi. E allora, mi è venuta in mente quella santa donna di zia Carmela , quella della marmellata o confettura al microonde  quella che in piena estate ci prepara delle l imonate da manuale, dissetanti, con quel suo sciroppo  che diluisce nell'acqua minerale frizzante freddissima e serve con qualche cubetto di ghiaccio.  Mi sono subito adoperata (mi scuso per le bottigliette non proprio da food blogger) ed ecco la ricetta,  per chi se ne serve (cit.) : spremere il succo dell'agrume prescelto, ad esempio il limone; filtrarlo, pesarlo ed aggiungervi lo stesso peso, in zucchero semolato. Scaldare il liquido su fiamma moderata, facendo sciogliere lo zucchero, mescolando di tanto in tanto, senza protrarre troppo l'ebollizione.  Una volta raffreddato, travasarlo in b

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori

Zeppole di San Giuseppe al forno

Queste sono le zeppole di San Giuseppe al forno , che si preparano da tradizione napoletana, il 19  marzo, San Giuseppe , giorno in cui si festeggiano sia i Giuseppe che i papà. Zeppola al forno Zeppole di San Giuseppe al forno : Per la pasta bignè: ½ litro d’acqua ½ cucchiaino di sale 2 cucchiaini di zucchero 180 grammi di burro  300 grammi di farina 00 (non debole) 7-8 uova grandi Procedimento: 1)       mettere al fuoco un recipiente con l’acqua, il burro a pezzetti, lo zucchero, il sale e portare al bollore; 2)       quando il liquido bolle, gettare d’un colpo la farina e cominciare subito a mescolare con una spatola di legno, rimestando energicamente fino a che la farina sia ben incorporata; 3)       fare asciugare velocemente l’impasto ( panade ) a fuoco basso fino a sentire degli sfrigolii e ricavarne una palla; 4)       togliere dal fuoco, lasciare intiepidire ed aggiungere le uova, due per volta, fino a completo