Passa ai contenuti principali

Pizza di scarola con guscio di brisèe

La tradizionale pizza di scarola napoletana, si può preparare anche con un guscio di pasta brisèe.



Per la pasta brisèe:
  • 300 g farina 00
  • 150 g di burro freddo
  • 90 g d'acqua fredda
  • 10 g di zucchero
  • 6 g di sale
Procedimento:

sabbiare farina e burro, unire gli altri ingredienti, aggiungendo l'acqua fredda poca per volta, lavorare brevemente e far riposare una trentina di minuti al fresco.
Non ho resistito ed un po' l'ho sfogliata, ma solo per qualche giro.

Per il ripieno di scarola:
  • due cespi di scarole mondate e lavate
  • n. 1  spicchio d’aglio
  • peperoncino piccante
  • olio di oliva e.v.o.
  • olive nere di Gaeta denocciolate q.b.
  • capperi di Pantelleria q.b.
  • pinoli e passolina q.b.
  • gherigli di noce q.b.
Preparare il ripieno si scarole: in un tegame alto, meglio d’alluminio o rame, versando in un fondo ’olio evo, lo spicchio d’aglio (volendo anche del peperomcino piccante),facendolo soffriggere appena, quindi eliminarlo, aggiungere le scarole pulite, ancora umide e farle stufare coprendo il tegame, poi scoprire e far asciugare l’acqua di vegetazione che si sarà formata; salare, unire le olive nere snocciolate, i  apperi, poi i pinoli, l’uvetta, le noci a pezzetti ed ultimare la cottura. Se serve, aggiungere ancora un filo d'olio, Far raffreddare. 
Preparare la pizza di scarola, stendendo la pasta brisèe, foderando una teglia ricoperta con carta forno (da 22 cm di diametro per me), coprire con la farcitura e coprire con altra sfoglia bucherellata.e cosparsa dìolio, Infornare alla temperatura di 160 - 180° C e cuocere per circa 30 - 40 minuti, fino a leggera doratura.
Gustare tiepida oppure una volta fredda.

Commenti

  1. confesso che preferisco quella con il guscio "classico, ma una bella fettona di questa l'addenterei volentieri :) il ripieno è uguale esatto a quello che preparo io, ti adoro Maria!

    RispondiElimina
  2. Una ricetta che mi piace molto, forse io preferisco questo guscio qui..! Un bacione :)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Sciroppo di limone, arancia o mandarino

Nei mesi freddi c'è abbondanza di agrumi in giardino ed io le penso tutte per conservarli. In piena estate, ad esempio, scarseggiano i limoni, oltre ovviamente, le arance, i mandarini, i pompelmi. E allora, mi è venuta in mente quella santa donna di zia Carmela , quella della marmellata o confettura al microonde  quella che in piena estate ci prepara delle l imonate da manuale, dissetanti, con quel suo sciroppo  che diluisce nell'acqua minerale frizzante freddissima e serve con qualche cubetto di ghiaccio.  Mi sono subito adoperata (mi scuso per le bottigliette non proprio da food blogger) ed ecco la ricetta,  per chi se ne serve (cit.) : spremere il succo dell'agrume prescelto, ad esempio il limone; filtrarlo, pesarlo ed aggiungervi lo stesso peso, in zucchero semolato. Scaldare il liquido su fiamma moderata, facendo sciogliere lo zucchero, mescolando di tanto in tanto, senza protrarre troppo l'ebollizione.  Una volta raffreddato, travasarlo in b

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori

Zeppole di San Giuseppe al forno

Queste sono le zeppole di San Giuseppe al forno , che si preparano da tradizione napoletana, il 19  marzo, San Giuseppe , giorno in cui si festeggiano sia i Giuseppe che i papà. Zeppola al forno Zeppole di San Giuseppe al forno : Per la pasta bignè: ½ litro d’acqua ½ cucchiaino di sale 2 cucchiaini di zucchero 180 grammi di burro  300 grammi di farina 00 (non debole) 7-8 uova grandi Procedimento: 1)       mettere al fuoco un recipiente con l’acqua, il burro a pezzetti, lo zucchero, il sale e portare al bollore; 2)       quando il liquido bolle, gettare d’un colpo la farina e cominciare subito a mescolare con una spatola di legno, rimestando energicamente fino a che la farina sia ben incorporata; 3)       fare asciugare velocemente l’impasto ( panade ) a fuoco basso fino a sentire degli sfrigolii e ricavarne una palla; 4)       togliere dal fuoco, lasciare intiepidire ed aggiungere le uova, due per volta, fino a completo