Passa ai contenuti principali

Ovis mollis salati e tricolori al Pecorino sardo Dop Maturo

pecorino + sardo + ovis + mollis + salati + tricolori

E' arrivata l'ultima ricetta, la quarta, per la  “Pecorino Sardo Cheese’S Official Chef, cui ho fatto da testimonial della campagna “PECORINO SARDO CHEESE CREATIVE COOKING” 2015 - 2016
Qui trovate le ricette da me proposte, la prima, la seconda, la terza ed il fuori programma. 

Ho ricevuto il testimone da Lorenza Megale de Il Blog di Kiralo'  e ora lo cedo ad Andrea Zinno del blog Tra Pignatte e Sgommarelli. 



Per questa ultima ricetta, ho scelto il Pecorino sardo Dop Maturo, che ho adoperato per preparare questi friabili, colorati e saporiti biscotti salati, gli ovis mollis tricolori, a simboleggiare le innumerevoli eccellenze italiane.

In genere un bel pasto termina sempre con un dolce ed io invece, a chiusura di questo ciclo, ho pensato ai biscotti salati, adatti anche per un aperitivo, a ricominciare idealmente, questa mia bella esperienza durata due mesi, fatta, oltre che di Pecorino sardo dop Dolce e Maturo, di buona pasta e  di verdure del territorio
In questo periodo ho imparato a misurarmi e ad apprezzare ancora di più, se possibile, questo grande formaggio, simbolo di una magnifica regione, la Sardegna, cercando nel mio piccolo, di contribuire disinteressatamente, alla sua diffusione, per farne apprezzare la genuina bontà, le sue molteplici peculiarità e la sua versatilità in cucina.


Pecorino Sardo Dop Maturo


Ingredienti per l’impasto dei biscotti

  • 340 g di farina 00 debole
  • 60 g di fecola di patate
  • 250 g di burro
  • 20 g di zucchero
  • n. 6 tuorli d'uovo sodi
  • un bel pizzico di sale fino
  • 70 g di Pecorino sardo Dop Maturo grattugiato

Procedimento


Per l'impasto degli ovis mollis: in un pentolino portare al bollore l’acqua, calarvi i tuorli, uno ad uno e farli cuocere 5 minuti; colarli e schiacciarli (con lo schiaccia aglio). 

In una ciotola unire alla farina ed alla fecola setacciate, il burro a pezzetti, il sale, lo zucchero, il Pecorino sardo Dop Maturo grattugiato, i tuorli ed impastare brevemente, fino amalgamare il tutto.

Lasciar riposare l’impasto in frigorifero, coperto, per circa 1 h.



Col mattarello stendere l’impasto e ricavarne dei dischetti usando un coppa pasta del diametro di 4 cm. Metà di questi dischetti vanno forati al centro con un coppa pasta del diametro di un paio di cm.

Adagiare i dischetti su teglie foderate con carta forno e cuocere in forno ventilato alla temperatura di 150° C per una quindicina di minuti, si dovranno appena colorire. 
Far raffreddare completamente sulle teglie, perché i biscotti sono fragili quando caldi. 


Per le farciture: 

Crema salata di  base: Crema di Pecorino sardo Dop Maturo all’acqua

in un pentolino sciogliere a freddo, in 60 grammi d’acqua leggermente salata, 5 grammi di amido di mais, portare sul fuoco e sempre mescolando, far arrivare appena al primo bollore. Allontanare dalla fiamma e a caldo, aggiungere 30 grammi di Pecorino sardo Dop Maturo grattugiato, mescolare fino a scioglierlo; si è ottenuta così la crema bianca, che useremo anche come base per le altre.

Per preparare la crema verde, preparare un pesto leggero frullando insieme una manciata di foglie di basilico fresco, una ventina di pinoli, due gherigli di noci e due cucchiai di Pecorino sardo Dop Maturo grattugiato, un pizzico di sale, aggiungendo olio evo a filo fino ad ottenere una consistenza cremosa. Aggiungere ad un cucchiaio di pesto, uno di crema bianca al Pecorino sardo Dop Maturo, mescolare ed usare.

Per la crema rossa al pomodoro, scottare 5 pomodorini, spellarli, frullarli con il mixer ad immersione insieme ad un pizzico di sale, aggiungendo olio evo a filo. Unire alla crema rossa ottenuta, un cucchiaio di crema bianca al Pecorino sardo Dop Maturo, mescolare ed usare. 

Comporre i biscotti spalmando sulla base intera la crema scelta; coprire con un biscotto forato e riempire con la crema salata scelta fino all’orlo.
Abbinateci un buon vino, magari il Vermentino di Gallura Docg.

Commenti

Post popolari in questo blog

Sciroppo di limone, arancia o mandarino

Nei mesi freddi c'è abbondanza di agrumi in giardino ed io le penso tutte per conservarli. In piena estate, ad esempio, scarseggiano i limoni, oltre ovviamente, le arance, i mandarini, i pompelmi. E allora, mi è venuta in mente quella santa donna di zia Carmela , quella della marmellata o confettura al microonde  quella che in piena estate ci prepara delle l imonate da manuale, dissetanti, con quel suo sciroppo  che diluisce nell'acqua minerale frizzante freddissima e serve con qualche cubetto di ghiaccio.  Mi sono subito adoperata (mi scuso per le bottigliette non proprio da food blogger) ed ecco la ricetta,  per chi se ne serve (cit.) : spremere il succo dell'agrume prescelto, ad esempio il limone; filtrarlo, pesarlo ed aggiungervi lo stesso peso, in zucchero semolato. Scaldare il liquido su fiamma moderata, facendo sciogliere lo zucchero, mescolando di tanto in tanto, senza protrarre troppo l'ebollizione.  Una volta raffreddato, travasarlo in b

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori

Zeppole di San Giuseppe al forno

Queste sono le zeppole di San Giuseppe al forno , che si preparano da tradizione napoletana, il 19  marzo, San Giuseppe , giorno in cui si festeggiano sia i Giuseppe che i papà. Zeppola al forno Zeppole di San Giuseppe al forno : Per la pasta bignè: ½ litro d’acqua ½ cucchiaino di sale 2 cucchiaini di zucchero 180 grammi di burro  300 grammi di farina 00 (non debole) 7-8 uova grandi Procedimento: 1)       mettere al fuoco un recipiente con l’acqua, il burro a pezzetti, lo zucchero, il sale e portare al bollore; 2)       quando il liquido bolle, gettare d’un colpo la farina e cominciare subito a mescolare con una spatola di legno, rimestando energicamente fino a che la farina sia ben incorporata; 3)       fare asciugare velocemente l’impasto ( panade ) a fuoco basso fino a sentire degli sfrigolii e ricavarne una palla; 4)       togliere dal fuoco, lasciare intiepidire ed aggiungere le uova, due per volta, fino a completo