Passa ai contenuti principali

Candele splatter alla caprese




Cercando di rielaborare in chiave contemporanea i suggerimenti di Ancel Keys, padre della Dieta Mediterranea, circa la buona e corretta alimentazione, per il Contest  2016  “Pasta e Mozzarella veggie style” incentrato sulla cucina vegetariana, organizzato da “LSDM” e dedicato alla Pasta di Gragnano IGP del Pastificio dei Campi ed alla Mozzarella di Bufala Campana Dop, questa è la mia seconda proposta.
Con u
n occhio ai
Costardi Bros delle Strade della Mozzarella 2015 ed al profumo della maggiorana dei ravioli capresi, mi sono divertita a preparare queste
"Candele splatter alla caprese".

Il formato di pasta da me scelto per questo piatto, è stato appunto, le Candele di Gragnano  del Pastificio dei Campi che hanno un  diametro sufficiente per poter essere farcite.

La mia prima proposta per questo Contest, la potrete trovare qui.




Ingredienti per due persone:


Procedimento: 

Lavorare a crema la ricotta aggiungendo un cucchiaio raso di pecorino grattugiato e le foglioline di maggiorana fresca.
Preparare un sughetto veloce con la passata di pomodorini, un filo d’olio al basilico ed un pizzico di sale.
Tagliare la mozzarella a fette e farla asciugare dal suo liquido.
Spezzare le candele in tre parti, lessarle in acqua bollente salata, scolarle al dente e fermarne la cottura con acqua fredda, scolare di nuovo e tenerle da parte.
Aiutandosi con il sac a poche, farcire le candele con il composto di ricotta.
Scaldare il sugo, “adagiarlo” sui piatti da portata; poggiarvi sopra le candele farcite, lucidarle con olio evo (aromatizzato al basilico). Intanto, passare al microonde per una ventina di secondi, a media potenza, una fetta di mozzarella per porzione; poggiarla sulle candele e poi fiammarla con il cannello. Servire subito.


Questa ricetta viene candidata a partecipare al Contest “Pasta e Mozzarella veggie style” organizzato da “LSDM - Le Strade della Mozzarella” e dal Pastificio dei Campi di Gragnano.

Commenti

  1. Sono sicura che sono tanto buone quanto belle ^_^ mi piacciono assai!
    (E poi posso dire che il tuo splatter è più bello di quello dei Costardi? Le foglioline di maggiorana, oltre a riprendere il profumo dei ravioli capresi, danno un tocco femminile all'estetica del piatto <3

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Sciroppo di limone, arancia o mandarino

Nei mesi freddi c'è abbondanza di agrumi in giardino ed io le penso tutte per conservarli. In piena estate, ad esempio, scarseggiano i limoni, oltre ovviamente, le arance, i mandarini, i pompelmi. E allora, mi è venuta in mente quella santa donna di zia Carmela , quella della marmellata o confettura al microonde  quella che in piena estate ci prepara delle l imonate da manuale, dissetanti, con quel suo sciroppo  che diluisce nell'acqua minerale frizzante freddissima e serve con qualche cubetto di ghiaccio.  Mi sono subito adoperata (mi scuso per le bottigliette non proprio da food blogger) ed ecco la ricetta,  per chi se ne serve (cit.) : spremere il succo dell'agrume prescelto, ad esempio il limone; filtrarlo, pesarlo ed aggiungervi lo stesso peso, in zucchero semolato. Scaldare il liquido su fiamma moderata, facendo sciogliere lo zucchero, mescolando di tanto in tanto, senza protrarre troppo l'ebollizione.  Una volta raffreddato, travasarlo in b

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori

Zeppole di San Giuseppe al forno

Queste sono le zeppole di San Giuseppe al forno , che si preparano da tradizione napoletana, il 19  marzo, San Giuseppe , giorno in cui si festeggiano sia i Giuseppe che i papà. Zeppola al forno Zeppole di San Giuseppe al forno : Per la pasta bignè: ½ litro d’acqua ½ cucchiaino di sale 2 cucchiaini di zucchero 180 grammi di burro  300 grammi di farina 00 (non debole) 7-8 uova grandi Procedimento: 1)       mettere al fuoco un recipiente con l’acqua, il burro a pezzetti, lo zucchero, il sale e portare al bollore; 2)       quando il liquido bolle, gettare d’un colpo la farina e cominciare subito a mescolare con una spatola di legno, rimestando energicamente fino a che la farina sia ben incorporata; 3)       fare asciugare velocemente l’impasto ( panade ) a fuoco basso fino a sentire degli sfrigolii e ricavarne una palla; 4)       togliere dal fuoco, lasciare intiepidire ed aggiungere le uova, due per volta, fino a completo