Gli "Spaghetti alla poverella", vengono dal mio testo di riferimento culinario "La cucina napoletana" di J.C. Francesconi, ricetta di Rosetta Nitti.
Sono una pasta tiepida, non fredda, perchè nutro una sincera ed antica avversione verso le paste fredde condite all'insalata e per me pasta tiepida sta per pasta da consumarsi ad una temperatura tale da far si che il formato accolga ancora il condimento, senza farselo scivolare via.
Devo ammettere subito che la "poverella" della ricetta, ci sapeva fare in cucina, nonostante
la condizione sfortunata: la pasta così condita è molto gustosa.
Questi sono piatti saporiti, freschi e per niente impegnativi, per preparare i quali, non ci vogliono ingredienti costosi o
sistemi di cottura lunghi o complicati, ma basta la disponibilità di materia prima buona, di stagione e di un barattolo.
Lo spaghetto a questa ricetta si addice, ma col mischiato potente, uno dei due formati di pasta che ho usato, si raccoglie nel cucchiaio, condimento e pasta ad ogni boccone, per un sapore maggiore e poi è risaputo che io per questo formato ho un debole certificato.
Dunque, venendo alla ricetta, si prepara il condimento per la pasta, in un barattolo di vetro a chiusura ermetica, con qualche giorno in anticipo rispetto al momento di andare in tavola.
Per tre persone occorrono:
- 4 pomodorini rossi ma sodi (del Vesuvio per me), a pezzetti
- 2 peperoncini verdi (friarielli o di fiume)
- 10 capperi piccoli dissalati (di Pantelleria)
- un pezzetto da una costa di sedano fresco
- 5 foglie di basilico fresche, spezzate a mano
- un pizzico di origano
- 1/2 spicchio d'aglio (nuovo)
- 50 g di olio evo
Mescolare tutti gli ingredienti e tenerli nel barattolo a chiusura ermetica in frigo almeno un giorno.
Una mezz'ora prima di condire la pasta, togliere il barattolo dal frigo e salare.
Condire la pasta al dente e servire subito.
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