Ho fatto da sensale, facendo incontrare due grandi tradizioni campane: il babà ed il pomodorino, giallo sciroppato o semi candito, con la benedizione del limone, che fino ad ora stavano percorrendo strade parallele.
E dunque, i pomodorini gialli del Vesuvio al naturale, quindi conservati in acqua e sale, che ho visto nascere a La Fiammante, li ho semi canditi o sciroppati:
questi straordinari pomodorini gialli provenienti dall'area vesuviana, rigorosamente non OGM, sono conservati al naturale, in vetro.
Sono già deliziosamente dolci e di un vivace giallo, ma per sposarli meglio al dolce babà, ho cercato di accentuarne la nota dolce, colandoli dal loro liquido di governo ed immergendoli in uno sciroppo di zucchero, in pari quantità, aromatizzato con zest di limone verde (od anche di lime), che hanno ceduto i loro aromatici olii essenziali.
Ho sottoposto i pomodorini gialli immersi nello sciroppo di zucchero, a bollitura, per cicli di cinque minuti cadauno, tre volte al giorno e per tre giorni.
Intanto, ho preparato i babà con la ricetta di Tinuccia:
Sono già deliziosamente dolci e di un vivace giallo, ma per sposarli meglio al dolce babà, ho cercato di accentuarne la nota dolce, colandoli dal loro liquido di governo ed immergendoli in uno sciroppo di zucchero, in pari quantità, aromatizzato con zest di limone verde (od anche di lime), che hanno ceduto i loro aromatici olii essenziali.
Ho sottoposto i pomodorini gialli immersi nello sciroppo di zucchero, a bollitura, per cicli di cinque minuti cadauno, tre volte al giorno e per tre giorni.
Intanto, ho preparato i babà con la ricetta di Tinuccia:
Ingredienti:
75 grammi
di burro
25
grammi di zucchero
18
grammi di lievito di birra fresco (nella stagione calda diminuire a 12 g)
n. 4
uova grandi
n. 2 tuorli
300
grammi di farina di forza W400
5 grammi
di sale
Procedimento:
far lavorare con la foglia della planetaria, per circa cinque minuti, il burro con lo zucchero ed il lievito
di birra, fino a che diventino una crema.
Quindi, unire all'impasto, una per volta, le uova, poi i tuorli, lasciando
per ultimi i tuorli ed alternando le aggiunte d'uova a quelle di farina, da unire un cucchiaio per
volta; con l'ultimo tuorlo, aggiungere il sale.
Far prendere corpo all'impasto, quindi, sostituire la foglia della
planetaria, con il gancio e far impastare per altri venti minuti circa, ovvero fino
a quando l'impasto, diventato lucido, tirato per un lembo, non formerà il cd.
"velo". L'impasto così ottenuto va ripiegato su se stesso, partendo da
un lembo verso il centro e completando il giro.
Per questa ricetta, occorrono i babà singoli, per cui, con le mani bene imburrate, bisogna mozzare l'impasto, facendolo cadere negli stampini, anch'essi bene imburrati, con il lato mozzato sotto.
Per questa ricetta, occorrono i babà singoli, per cui, con le mani bene imburrate, bisogna mozzare l'impasto, facendolo cadere negli stampini, anch'essi bene imburrati, con il lato mozzato sotto.
Lasciar lievitare un paio d'ore (la velocità della lievitazione
dipenderà dalla temperatura esterna) in un luogo ben riparato e quando si
sarà formata come una "cupoletta" che fa capolino dagli
stampini, infornare alla temp. di 170° C, per una quindicina di minuti.
Una volta pronti sia
i pomodorini sciroppati che i piccoli babà, preparare la “bagna” per i mini babà:
allo
sciroppo della semi canditura dei pomodorini, aggiungere altro sciroppo di acqua e
zucchero, aromatizzato al limoncello. Far imbibire per bene i babà, nello sciroppo ancora tiepido, strizzarli e guarnirli coi pomodorini e le scorze di limone sia candite che grattugiate a fresco al momento.
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