La pasta col Coccio.
L'ho visto e aveva un "viso" conosciuto, ma sull'etichetta del banco pescheria c'era scritto "gallinella". Il pescivendolo mi fa:" Signora bella (e qui già prende quei 4-500 punti, perché mi fa ridere ogni volta), come la facciamo questa gallinella stasera? Ve la pulisco? Ve la faccio a pezzi? Solo pulita, grazie, forse all'"acqua pazza", vedrò di non maltrattarlo questo Coccio". Mentivo, io, tanto per non cambiare, ci avrei fatto un bel piatto di pasta, saporito e leggero.
Questa è la ricetta, per chi se ne serve (cit.)
Ingredienti per 4 persone:
- un coccio (gallinella) fresco del peso di 700 g circa
- 250 g di Calamarata orientale di Gragnano o tubettoni o mezzi canneroni
- una decina di pomodorini rossi maturi
- un paio di rametti di timo fresco
- uno spicchio d'aglio
- un rametto di prezzemolo
- un rametto di basilico
- olio evo q.b.
Sfilettare il coccio.
Con la lisca, la testa e qualche pezzetti meno nobile del coccio, coprendo a filo con l'acqua, aggiungendo il prezzemolo, l'aglio, il basilico, un rametto di timo e qualche pomodorino maturo, preparare un brodetto. Far restringere su fiamma bassa, un'oretta e poi filtrare con un colino a maglie strette.
In acqua bollente salata, cuocere la pasta per circa quattro minuti, poi trasferirla, aiutandosi con una schiumarola, in un tegame largo, in cui, in precedenza, si saranno fatti soffriggere quattro o cinque pomodorini rossi schiacciati, in fondo d'olio extravergine d'oliva e poi, una volta ben soffritti, levati e tenuti da parte.
Per continuare la cottura della pasta, aggiungere, mano a mano che verrà assorbito, il brodetto del coccio bollente.
Ad undici minuti di cottura della pasta, aggiungere i pezzettini di filetto di coccio, quindi, i pomodorini soffritti in precedenza.
A cottura ultimata (tredici minuti in totale per la Calamarata orientale) unire un filo d'olio evo ed il timo fresco.
questo piatto è prenotato. commenterò ad esecuzione degustata grazie
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