E' il profumo della legna che arde che resta nei peperoni arrostiti e preparati al gratin che mi piace moltissimo. I peperoni al gratin sono un secondo o contorno tipico, molto comune nella cucina tradizionale napoletana.
E proprio per ritrovare questi sapori e odori che per questo piatto ho voluto usare i peperoni arrostiti rigorosamente in forno a legna e pelati interi, che restano di una straordinaria consistenza corposa, che ritrovo nei Peperoni arrostiti La Fiammante, di cui ho anche seguito la produzione durante l'educational tour nel loro stabilimento di Buccino (Sa).
Con le olive nere di Gaeta, i capperi (di Pantelleria), uno spicchio d'aglio, un po' di prezzemolo fresco e di origano ed il pane grattugiato, si crea un'armonia di sapori, tutti perfettamente integrati, e caratterizzati dalla croccantezza della crosticina superiore tipica del gratin (detto anche a Napoli grattè).
Allora, per farne un primo piatto che ne conservasse tutti i sapori, ho pensato di preparare gli "Strangulaprievete (gnocchi) al ricordo dei peperoni al gratin".
Con le olive nere di Gaeta, i capperi (di Pantelleria), uno spicchio d'aglio, un po' di prezzemolo fresco e di origano ed il pane grattugiato, si crea un'armonia di sapori, tutti perfettamente integrati, e caratterizzati dalla croccantezza della crosticina superiore tipica del gratin (detto anche a Napoli grattè).
Allora, per farne un primo piatto che ne conservasse tutti i sapori, ho pensato di preparare gli "Strangulaprievete (gnocchi) al ricordo dei peperoni al gratin".
A ricordare il "gratin" ho preparato un craquelin saleè con il pane grattugiato. Alle olive nere t.q. ho preferito utilizzare la polvere di olive nere di Gaeta, con un spore più marcato e concentrato, che avevo già provato qui.
Questa la ricetta per preparare due pozioni:
per chi se ne serve (cit.):
i peperoni, che sono già arrostiti e pelati, li ho sfilettati in striscioline lunghe e saltati in padella con olio evo, aglio, prezzemolo, un pizzico di origano ed i capperi.
Per gli strangulaprieveti:
Una volta portati quasi all'ebollizione 200 ml di acqua con un cucchiaio di olio evo ed un pizzico di sale, ho unito 130 g di semola rimacinata (la quantità di semola dipende dalla capacità di assorbimento dello sfarinato) ed ho mescolato vigorosamente. Ho rovesciare l'impasto, che era caldissimo, su un ripiano cosparso di semola ed ho impastato per uniformarlo qualche minuto.
Dall'impasto, ho ricavato dei bastoncelli spessi mezzo centimetro e ne ho tagliato piccoli cilindretti di circa un centimetro ognuno.
A me piace lasciare l'impasto abbastanza morbido, anche se gli strangulaprievete risulteranno così, abbastanza delicati o fragili.
Mano a mano che li preparavo, li ho disposti ad asciugare, su di un vassoio cosparso con pochissima semola.
Dopo mezz’ora, ho portato all'ebollizione l’acqua in una pentola capiente, ho salato ed ho versato gli strangulaprievete, pochi per volta; appena salivano a galla, ovvero erano cotti, li ho prelevati con una schiumarola e li ho passati nella padella con i peperoni.
Per la polvere di olive nere:
denocciolare le olive e passarle nel microonde al max della potenza per cicli di trenta secondi ciascuno, fino a disidratarle, quindi ridurle in polvere col macinacaffè.
Per il Craquelin saleè (ricordo di gratin)
Ingredienti:
- 15 g di burro a t.a.
- 15 g di farina 00
- 15 g pane grattugiato (di San Sebastiano al V.)
- 1 presa di fior di sale
- 1 pizzico di zucchero
Al momento dell'uso, ancora congelate, infornarle alla temp. di 180° C (mod. ventilato),
per circa cinque di minuti, fino a leggera doratura.
Disporre gli gnocchetti conditi coi peperoni, nei piatti da portata, cospargere con la polvere di olive nere e con il craquelin sbriciolato.
ho controllato i peperoni la fiammante un mese fa
RispondiEliminaho in mente un piatto da mese!!
Sono speciali
Eliminail craquelin salato è da urlo! te lo rubo sicuro!
RispondiEliminaProva anche con i taralli, in pratica craqueleggio con un sacco di cose 😄
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