Ph E. Lucarini |
Una delle ricette più popolari della cucina tradizionale partenopea è il gattò di patate o gateau
di patate, per trasposizione dalla lingua francese. Si narra lo avessero
preparato per primi a Napoli, i monzù (da monsieur, signori), cuochi
spesso, ma non unicamente, d’origine francese, che lavoravano nel '700 a capo delle cucine della nobiltà napoletana. E’ una “torta” o meglio uno sformato rustico, arricchito da salumi e formaggi,
con una golosa crosticina croccante superiore.
Ingredienti per 4 persone:
- 1 Kg patate (meglio se vecchie e di Avezzano)
- 2 uova grandi
- 250 g di formaggi a cubetti
( scamorza, fior di latte, mozzarella, provola, asciutti)
- 100 g di salame napoletano
- 80 g di parmigiano reggiano
grattugiato
- 40 g di formaggio romano
grattugiato
- 90 g di burro circa (60 g + 30
g ca.)
- 50 g circa di latte
- sale fino q.b.
- pepe nero q.b.
- pane grattugiato q.b.
Procedimento:
lessare le
patate con la buccia, fino a che infilzandole con la forchetta, queste scivolino
via; sbucciarle ancora calde, schiacciarle con lo schiacciapatate e, quando saranno
ancora tiepide aggiungere 60 g di burro circa, le uova, i formaggi grattugiati, il sale, il pepe macinato al momento ed il latte, aggiunto poco per volta; mescolare con un cucchiaio, lavorando il composto, fino ad avere un impasto dalla consistenza morbida ed omogenea; a questo punto, aggiungere il salame ed i formaggi tagliati a piccoli cubetti.
Ungere uno
stampo del diametro di 23 cm, (a me
piace che venga di alto) o anche delle tegliette mono porzione, con il burro restante e cospargere con il pane grattugiato; riempire con il composto e pareggiarlo (si può anche intervallare un primo strato di
composto, con uno di fette di fior di latte o mozzarella asciutti
e chiudere con l’ultimo, di impasto di patate); cospargere la superficie con del pan grattato, aggiungere qualche fiocchetto
di burro ed infornare per una trentina di minuti circa a 180° C e fino a che la
superficie del gattò sia bella dorata.
Farlo riposare fuori dal forno, affinché
si assesti, per una ventina di minuti prima di servirlo ancora caldo.
ne avevo sentito parlare di questo famoso gattò ma nn l'ho mai mangiato! io lo faccio un po' diverso, ci metto il prosciutto cotto e il formaggio...buonissimo!!
RispondiEliminabaci
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