Il Trionfo di gola, quello bellissimo da cui ho preso spunto, è quello di Tinuccia ed Anita, un dolce siciliano antico di cui si stava perdendo notizia. Nel post di Tina, la mia Mollica di Pane, troverete tutto, anche la storia di questo dolce e di come viene descritto nel Gattopardo.
La mia testimonianza è solo a dire che ho provato, che me lo sono regalata per il compleanno
e che è piaciuto molto a tutti. Potrebbe essere un ottimo dolce per queste feste natalizie, per il Capodanno.
Amo la condivisione sincera, quella che serve alla crescita di ciascuno di noi. E quindi, vi dico che il pan di spagna l’ho preparato con la ricetta infallibile e senza lievito di Letizia Montalbano.
Intanto, una settimana prima della preparazione di questo dolce, proprio perché il pensiero l'avevo da tempo, sono partita dal candire le scorzette delle arance del nostro giardino, con questo metodo qui. Amo la condivisione sincera, quella che serve alla crescita di ciascuno di noi. E quindi, vi dico che il pan di spagna l’ho preparato con la ricetta infallibile e senza lievito di Letizia Montalbano.
Ingredienti:
1 pan di spagna da 5 uova
150 g circa di confettura di albicocche
200 g di granella di pistacchi
200 g circa di scorzette d’arancia candite
Per la crema di
ricotta:
600 g di ricotta di pecora
200 g di zucchero sottile (tipo Zefiro)
50 g di cioccolato fondente in gocce
50 g
di arance candite a cubetti
un
cucchiaio di liquore Strega
Ho
unito alla ricotta ben scolata dal siero, lo zucchero aiutandomi con una frusta e
poi, l'ho lasciata a riposare per una notte in frigo.
Quindi, ho aggiunto del liquore Strega, le gocce di cioccolato, i cubetti di canditi d'arancia.
Per il biancomangiare:
1/2 litro di latte intero
40 gr di amido di mais
180 g di zucchero
una striscia di scorza di limone da togliere a fine cottura.
Sciogliere amido e zucchero aggiungendo poco per volta, il latte freddo e la scorzetta di limone; cuocere a fuoco basso, mescolando di
continuo; spegnere al primo bollore ed eliminare la buccia di limone.
Per la gelatina di
albicocche:
ho riscaldato la confettura in un pentolino sul fuoco basso con
un cucchiaio d’acqua e un pizzico di zucchero e l’ho filtrata. Ho adoperato questa invece della gelatina.
La pasta reale
l’ho comprata, un panetto da 250 g.
Per lo sciroppo:
2 cucchiai di acqua, 2 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di Strega.
Portare al bollore acqua e zucchero, spegnere e poi
aggiungere il liquore a freddo.
Montaggio:
ho
cercato di montare una torta tonda, ma da indicazioni dovrebbe essere ovale, tagliando in tre
cerchi il pan di spagna; a quello superiore ho smussato il bordo per tentare di
formare un accenno di cupola.
Ho montato i tre strati di pan di spagna bagnandoli leggermente con lo sciroppo.
Sul
piatto da portata, ho appoggiato il primo strato, l’ho spennelato leggermente con
la gelatina di albicocche.
Ho
formato un primo strato con la crema di ricotta, ho sovrapposto l'altro disco di pandispagna, l’ho leggermente
spennellato con la gelatina e ho formato il secondo strato col biancomangiare.
Ho sovrapposto
il terzo strato di pan di spagna, leggermente inzuppato. A questo punto ho riposto in frigo per la notte, ben coperto.
Il mattino seguente ho ricoperto la
calotta superiore con la pasta reale tirata a sfoglia; ho spalmato tutta la torta di gelatina di albicocche, con
mano leggera, aiutandomi con un pennello.
Ho decorato
i bordi con i pistacchi tritati, mentre la parte superiore, con le scorzette candite, lasciando il centro libero. Ma poi, ci ho
ripensato e ho poggiato solo una ciliegina candita in sommità, ma centro, da indicazioni, deve
restare libero.
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