Sempre maccheroni, ma intesi in senso più ampio, ovvero, non solo spaghetti ma Fettucce di Gragnano di grano duro italiano, tracciato dal campo, belle corpose, profumate e larghe, che invitano ad essere avvolte (arravogliate) e mangiate, dopo che hanno incorporato il sugo di pomodoro caldo ed essere state profumate di basilico.
Un piatto di pasta dunque, ma cucinato all'antichissima maniera napoletana: i venditori ambulanti, i maccaronari, li cucinavano e vendevano per strada al costo di due soldi e per questo li chiamavano "'o roje" in napoletano due, condendoli con soli due ingredienti, il pomodoro ed una spolverata di formaggio, senza alcuna aggiunta di olio o grassi.
Per quanto antichi, risultano molto moderni perché ispirati al principio del "togliere" anziché dell'aggiungere ingredienti.
Io me li preparo tenendo ben presente l'esempio della preparazione della "devozione" dello Chef Peppe Guida, stella Michelen.
Questa la ricetta, a chi serve (cit.)
Ingredienti per persona:
- 80 grammi di Fettucce di Gragnano
- 500 grammi di pomodorini del Vesuvio freschi
- formaggio grattugiato (pecorino romano) q.b.
- basilico fresco q.b.
- sale q.b.
innanzi tutto far cuocere a fuoco lento, per una ventina di minuti al massimo, la passata di pomodorini ottenuta scottando prima i pomodori e passandoli poi al setaccio, frullandoli con un mixer ad immersione; salare e profumare con alcune foglie di basilico fresco. Quando non è possibile avere i pomodori freschi, ne uso in passata.
Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente salata, per circa tre minuti, il tempo di farle perdere la rigidità; colarla e passarla in un tegame insieme ad una parte del sugo di pomodoro; portarla a cottura aggiungendo acqua dalla cottura della pasta e ancora sugo dei pomodori sul finire.
Fuori dal fuoco, aggiungere una spolverata di romano grattugiato e mantecare mescolando; infine unire il basilico fresco. Consumare immediatamente
un assoluto di pomodoro
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